31 gennaio 2009

Qual'è più buono?











Ogni tanto vorrei presentarvi specialità di Kyoto, soprattutto i dolci perché vicino ad un santuario famoso di solito ci sono anche le case da tè dove ci servono un dolce famoso.Ecco perché ho sempre il dubbio che la gente venga per pregare o per mangiare il dolce. Comunque sarebbe un piacere trovare un dolce tipico durante l'escursione anche se il gusto e la consistenza sono un po' particolari per voi, vero? Oggi vi presento "Aburi-mochi",che è un dolce molto conosciuto del santuario Imamiya dove sono andata a prendere l'amleto di Tamanokoshi (il 29 gennaio). "Aburi-mochi" sono i dolci di mochi (pasta di riso cotto e pestato) a spiedini; i mochi infarinati di farina di soia vengono arrostiti alla brace e poi vengono intinti in salsa di miso bianco (miso è la pasta di soia fermentata, il miso bianco è specialità di Kyoto ). Uscendo dalla porta del santuario si vedono subito le due case vecchie dove ci servono questi dolci, uno ad un lato della strada ed un'altro al lato opposto. Quella di sinistra si chiama "Ichiwa"(la prima foto) e quella di destra si chiama "Kazariya"(le altre foto), ambedue sono storiche, Ichiwa si vanta di 1,000 anni di storia e mentre "Kazariya" di 400 anni. Come capita spesso, si dice che sono concorrenti da 400 anni (il dolce è famso anche per questo)! Non sapendo qual'è più buono, sono entrata dove ci sono più clienti (era Kazariya quel giorno), erano buonissimi soprattutto la salsa aveva dolcezza molto delicata probabilmente non solo per il miso anche per lo zucchero. Ma sicuramente tornerò per provare un'altra...
Note; Aburi-mochi di Ichiwa e Kazariya, 500 yen per 15 spiedini con tè verde

29 gennaio 2009

Volete salire sul "Tamanokoshi"?




Oggi vorrei presentare un amuleto simpatico che sarebbe un buon souvenir per le vostre amiche non sposate ma esigenti. Questo amuleto si chiama "l'amleto di Tamanokoshi", ma che cos'è "Tamanokoshi"? In Giapppone c'è un modo di dire "salire sul Tama-no-koshi" (koshi = portantina) ,che significa sposare un uomo ricchissimo, particolarmente si usa quando una donna popolare ha trovato un consorte ricco o di posizione sociale superiore. Secondo una tradizione popolare (quindi non è sicura se sia vera), Tama è il nome di una donna che nacque come una figlia di un verdurario di Kyoto e andò ad Edo(Tokyo) per lavorare come cameriera di una nobildonna che era concubina dello shogun Iemitsu Tokugawa ma in seguito anche Tama ottenne il favore dello shogun Iemitsu e fra poco partorì un maschio che sarebbe diventato 5°shogun di Tokugawa. Tama donò tanti soldi al santuario Imamiya dove oggi si può comprare l'amleto di Tamanokoshi per restaurarlo perché il santuario si trova nel quartiere dove è nata lei. La storia di Tama sarebbe Cenerentola giapponese ed oggi il santuario Imamiya, che è soprannominato il santuario di Tamanokoshi, chiama tante ragazze che vogliono salire sul Tamanokoshi. Certamente sono andata a prendere anch'io questo famoso amleto, come vedete nella foto è molto carino con ricamo di verdure. Speriamo che funzioni bene....



25 gennaio 2009

il mercato "Tenjin-san"







A Kyoto ci sono due mercati famosi e grandi, il 21 dicembre dell'anno scorso vi avevo raccontato il mercato "Koubou-san" del tempio buddista Toji ed oggi vi racconterò un'altro mercato chiamato "Tenjin-san" che è ugualmente famoso. Il mercato si tiene al santuario scintoista "Kitano-tenmangu" che si trova vicino al famoso padiglione d'oro, quindi nella parte del nord-ovesto. Il santuario fù fondato nel 947 ed è dedicato ad un celebre politico e studioso dell' epoca Heian che si chiama Sugawara-no-Michizane. Grazie alla sua capacità Michizane ottenne la fiducia dell'imperatore dell'epoca e fù promosso ministro, ma poco dopo fù esiliato nella isola Kyushu per una calunnia ordita dal suo rivale. Michizane morì disperato e sdegnato dopo due anni in questo luogo, ovviamente avendo un grande attaccamento per la capitale. Allora successivamente alla sua morte, nella capitale accadde una serie di disastri come fulmine, alluvione e terremoto, la quale fù attiribuita allo suo spirito vendicativo e dopo fù costruito un santuario per placare la sua collera. Oggi Michizane è considerato una divinità di studio ed chiama tanti studenti che devono dare esame di ammissione. Siccome lui nacque il 25 giugno e morì il 25 febbraio, il 25 d' ogni mese si tiene il mercato "Tenjin-san" che è il nome conferito a lui in segno di divinizzazione. Lungo viale d'accesso c'erano tante bancarelle di roba da magiare ma entrando nelle vie secondarie ho trovato più anticaglie, stampe, stoffe e kimono usato che dovrebbero interessarvi. Il santuario è famoso anche per i fiori di Ume(pruno) che erano fiori preferiti di Michizane. Ci sono circa 2,000 alberi di 50 tipi ed oggi ho trovato alcuni già fioriti.
Sarà uno spettacolo fra un mese!
Note; il mercato "Tenjin-san" del santuario Kitano tenmangu, il 25 d'ogni mese dal primo mattino alle 16:00

24 gennaio 2009

i fiori di ciliegio in inverno?!


Come sapete già benissimo che noi siamo freneticamente appassionati di fiori di ciliegio, probabilmente perché noi adoriamo molto le cose belle ma effimere. Poi particolarmente i kyotesi sono molto sensibili alla transizione delle stagioni perché siamo circondati dalle colline che cambiano i colori e gli aspetti ogni giorno e l'effetto del bacino di Kyoto rende più distinti i cambiamenti di di stagione. Purtroppo manca ancora due mesi alla fioritura dei ciliegi, ma vicino a casa mia c'è un ciliegio che fiorisce ora! Stranamente questo ciliegio fiorisce varie volte all'anno e per di più la fioritura dura tanto, questa fioritura è iniziata a Natale dell'anno scorso. Naturalmente questo unico ciliegio incanta i pedoni che passano davanti, a volte si fermano a fare le foto con telefonino. Il ciliegio, che è soprannominato "Oike-zakura" (il ciliegio di Oike) perché si trova sul viale Oike, è ormai il simbolo d'inverno di questo quartiere anche se sarà dimenticato fra due mesi, cioè quando migliaia dei ciliegi fioriscono dappertutto per la città.

20 gennaio 2009

l'abluzione con acqua bollente











Oggi sono andata al santuario Jonangu per vedere una cerimonia scintoistica chiamata "Yudate". Il santuario si trova in una zona chiamata Toba, che a 4 km a sud dal centro. Nel periodo Heian il santuario era considerato come una divinità tutelare della capitale Heian dalla corte imperiale proprio perché si trova all'ingresso della città (ancora oggi si trova vicino all'accesso dell' autostrada). La cerimonia "Yudate", che vuole dire "bollire acqua" è una preghiera-abluzione fatta con l'acqua bollita nella grande pentola per chiedere la salute di questo anno alla divinità. Prima i sacerdoti fanno le preghiere convenzionali composte di prificazione e dedicazione di sakè e cibi, prificazione dei partecipanti e recitazione di preghiera. Poi seguono due programmi di "Kagura"(musica e danza sacra dedicata agli dei) ballata dalle 4 sacerdotesse, il primo era "ballo con ventaglio" ed il secondo era "ballo con campanella". Alla fine una sacerdotessa di una certa età si avvicina alla pentola messa davanti all'altare ed esegue una serie degli atti rituali ; 1 preghiera, 2 spargere sale sulla pentola, 3 fare un gesto di prendere aqua dal cielo con mestolo, 4 mettere il riso e il sakè nella acqua bollente, 5 ballare con un bastoncino sacro, 6 bagnare i rami di bambù nano nella acqua bollente e spargere i spruzzi della acqua agitando i rami di bambù nano. Si crede che se si riceve questo spruzzo dell'acqua sacra non si prenda nessuna malattia questo anno. Per fortuna i spruzzi sono caduti anche sulla mia testa anche se stavo un po' lontano dal rito grazie a questa gentile sacerdotessa che si è avvicinata a me! Speriamo che questo anno funzioni meglio questo cervello...

18 gennaio 2009

la festa degli arcieri giovani











Oggi al tempio Sanjusangendo si è tenuta una famosa gara del tiro con l'arco particolarmente partecipata dagli arcieri che hanno 20anni,dato che nella maggior parte del Giappone si festeggia il compimento della maggior età (in Giappone a 20 anni) al gennaio. C'erano più di 2000 ragazzi e ragazze che si sono messi in Kimono ma con lunga sottana "Hakama".Tutti questi ragazzi, che erano venuti da tutto il Giappone, devono essere gli arcieri di più di primo dan(grado). Ovviamente ogniuno era accompagnato dai genitori o dagli amici per cui il posto della gara era tanto affollato che non ho potuto vederla(peccato!). Ma girando nel tempio ho riuscito a fare alcune foto dei ragazzi che aspettavano il loro turno ed una foto di un ragazzo che mi sembrava molto contento di tenere il certificato della partecipazione in mano. La gara si tiene per ricordare una gara del tiro con l'arco fatta dai samurai la quale si teneva nel periodo Edo (dal 17°sec al 19°sec) nel cortile di questo tempio ma sotto la gronda del tetto dell'edificio principale che ha 120 metri di lunghezza. L'edificio è così lunghissimo perché per ospitare 1001 statue di bodhisattva Kannon e 30 statue dei guardiani del buddismo ed il nome del tempio "Sanjusangendo" significa la sala da 33 campate. Comunque i samurai, che ovviamente erano più robusti dei giovani di oggi, scoccavano per 120 metri e la gara più popolare durava per 24 ore (!), ma gli arcieri di oggi hanno scoccato per 60 metri e meno male che durava poco....

17 gennaio 2009

le foto del santuario Kamigamo con la neve











Vorrei aggiungere alcune foto del santuario Kamigamo che ho visto con la neve sottile il 15 gennaio. Come ho scritto ieri, Kamigamo è il mio santuario preferito perché di solito non è molto visitato dai turisti anche se è classificato tra i patrimoni dell'umanità di Unesco e tra i tesori d'arte nazionali, visto che è un po' distante dal centro. Secondo me uno dei pochi santuari dove si può sentire l'aria autentica della santità e della purezza dello scintoismo giapponese, ovviamente sarebbe difficile sentirla se è troppo affollato o caduto in rovina. Il santuario è dedicato alla divinità del fulmine chiamata Kamowakeikazuchinomikoto ( i nomi dei divinità mitologici giapponesi sono incredibilmente lunghi) che è considerato l'antenato del clan Kamo. Questo clan Kamo, di cui il nome rimane ancora come il nome del fiume, era una famiglia potente e dominava una bella parte lungofiume di Kyoto nell'antichità. Quindi il santuario esisteva già quando la capitale Heian fù fondata nel 794, poi ricevette subito la venerazione della corte imperiale che conferì al santuario un rango supremo. Ecco perché qui si conservano ancora tante cerimonie interessanti che risalgono al periodo Heian come la cerimonia d'ieri. Purtroppo ci vuore un'oretta per arrivare dal centro, ma non ve ne pentirete!

16 gennaio 2009

la cerimonia del tiro con l'arco












Ieri ed oggi sono tornata al santuario Kamigamo, dove sono venuta per "Hatsumoude" del capodanno, per vedere alcune cerimonie che si svolgono in questi giorni, ma anche perché il santuario si trova vicino a casa dei miei genitori ed è il mio santuario preferito. Oggi si è tenuta la cerimonia del tiro con l'arco nella piazza del santuario. La cerimonia iniziò nel periodo Heian, si teneva nella corte imperiale per desiderare il raccolto abbondante e la pace del paese di quel anno. Ancora oggi si tiene non come una gara, ma come una preghiera per augurarsi un anno tranquillo senza nessuna malvagità, ecco perché viene colpito il bersaglio del quale l'altra parte c'è scritto "demone". Prima i sacerdoti, che avevano fatto un po' di esercizi solo in questi giorni tirano frecce laccate di rosso, che sono considerate il simbolo di questo santuario perché secondo il mito la concezione della madre della divinità del santuario è dovuta alla forza della freccia rossa che fù trovata in un ruscello dalla madre stessa. Anche se poco pratici, i sacerdoti tiravano abbastanza bene salvo solo un eccezione che ha scoccato solo per 2 o 3 metri. Poi dopo segue un'altra dimostrazione eseguita dai maestri del'arte del tiro con l'arco. Loro tiravano in gruppo di 5 arcieri sincronizzandosi i movimenti rituali della preparazione, ma i tiri sono stati scaglionati perfettamente ad intervalli di circa un secondo e tutte le frecce hanno colpito il bersaglio. Certamente non ci mancava un grande applauso degli spettatori!

14 gennaio 2009

Volete abbandonare qualcuno? Allora venite qui...





Vicino al santuario di Ebisu, quindi sempre nel quartiere di Gion c'è un altro santuario scintoista abbastanza conosciuto dai Kyotesi per la sua grazia particolare. Il santuario si chiama "Yasui-Konpiragu" , e invita le persone che vogliono rompere i rapporti con qualquno o qualcosa, che potrebbe essere alcol, sigaretta, gioco d'azzardo e malattia ecc, ma soprattutto uomo o donna in cattivi rapporti. Ma come si fa? Nelle foto troverete una pietra coperta dei biglietti bianchi con fessura sotto dove sta passando una ragazza. Secondo la spiegazione del santuario, questa è pietra sacra che esaudisce una richiesta di rompere i rapporti e di cogliere un buon rapporto (soprattutto un buon partito) se si passa sotto la fessura dove concentra la forza della divinità.
Prima si scrive il desiderio sul biglietto ricevuto dal santuario e si passa sotto la fessura della pietra dal fronte all'indietro "per rompere il rapporto", e poi ci si ripassa in senso contrario "per cogliere un buon rapporto". Alla fine si attacca il biglietto sulla pietra come tanti precedenti. Purtroppo non ho potuto trovare una spiegazione convincente perché si prega in questo modo ed da dove e quando è venuta questa pietra, ma basta crederci! Se volete abbandonare qualcuno o qualcosa venite qui, ma prima mettetevi a dieta perché probabilmente con la pancia italiana non ci passate....

10 gennaio 2009

il giorno di Ebisu











Mi sembra che ultimamente i giapponesi siano tornati devoti come erano nel passato probabilmente per la crisi economica in cui siamo dall'autuno del 2008. Oggi è il giorno di Ebisu che è una delle sette divinità della fortuna giapponesi. La divinità Ebisu era originariamente considerata come un Kami (divinità) che porta pesca abbondante per cui viene rappresentato in figura di pescatore a ciccione che tiene una canna da pesca in una mano e un grosso pesce Tai (pagro) nell' altra mano. Ma oggi è seguita dal popolo come un Kami protettore dei mercanti che porta prosperità del commercio piuttosto che come un protettore dei pescatori. Per 5 giorni intorno al 10 gennaio, che è considerato il suo compleanno, si tiene una festa di Ebisu per cui vengono tanti visitatori soprattutto mercanti ed imprenditori per ricevere un rametto di bambù nano di buon auspicio perché ramo di bambù non si spezza mai e le sue foglie rimangono sempre verdi. Di solito si comprano insieme vari portafortuna per appenderli al rametto. I santuari dedicati ad Ebisu ce ne sono tanti in Giappone, i più famosi sono quello di Nishinomiya (vicino a Kobe) e quello d'Imamiya (Osaka) anche perché queste due sono storicamente le città dei mercanti ma anche a Kyoto c'è un santuario Ebisu nel famoso quartiere Gion ed anche qui in questi giorni festeggiano il giorno di Ebisu. Quando ci sono andata, c'era una attrice travestita da ragazzina del periodo Edo che conferiva i rametti ai devoti. E poi c'erano tante sacerdotesse da venditorice di portafortuna che sono state assunte solo per questo periodo.Il santuario è abbastanza piccolo ma era pienissimo dei visitatori, che sono venuti per pregare molto probabilmente per il miglioramento della recessione.

7 gennaio 2009

oggi si mangia "il Nanakusa-gayu"











Il 7 gennaio si mangia "il Nanakusa-gayu"(nanakusa=sette erbe della primavera, kayu(gayu)=riso in bianco stracotto) per pregare per avere salute durante tutto l'anno nuovo. Questa usanza arrivò dalla Cina e si diffuse anche in Giappone, prima nella corte imperiale del periodo Heian. Si crede che queste erbe svernate siano una toccasana che ci protegga da qualsiasi malattia, e poi il Kayu fa bene allo stomaco stanco dato che dopo il baccanale del Capodanno quasi tutti giapponesi soffrono il disturbo digestivo... Siccome sono tanto pigra che non preparo mai il Nanakusa-gayu a casa, sono andata al santuario Kasuga dove ce lo offrono. Prima ha preceduto un rito d'incenerimento delle Hamaya (freccia da talismano, vedete il testo del 2 gennaio) e gli amuleti dell'anno scorso con il fuoco sacro, che è stato generato dai sacerdoti al modo preistorico. Ma questa volta i sacerdoti ci hanno messo quasi mezz'ora ad ottenere il fuoco, probabilmente pure loro lo fanno solo una volta all'anno. Poi alla fine mangiamo nel cortile del santuario il Kayu benedetto preparato dalle signore volontarie e servito dalle sacerdotesse bellissime con gli ornamenti di glicine per i capelli. Allora come era il Nanakusa-gayu? ... era BUONISSIMO!

4 gennaio 2009

il calcio storico anche a Kyoto







So benissimo che a Firenze c'è il calcio storico famoso in tutto il mondo, ma anche qui a Kyoto c'è il calcio storico chiamato "Kemari"(letteralmente significa calciare una palla) che arrivò dalla Cina circa 1,400anni fa. Il calcio "Kemari",che fù amato da diversi imperatori e dai nobiluomini e fù giocato nella corte imperiale, è tramandato fino ad oggi senza subire una trasformazione anche se è già sparito nel paese d'origine. Il calcio storico giapponese è ben diverso da quel fiorentino, prima di tutto non è una partita per cui non ci sono avversari e non c'è nessuna violenza. Generalmente è giocato da 6 o 8 persone in un piccolo campo quadrato di 15m per lato, del quale nei quattro angoli vengono disposti quattro alberi. Questi giocatori cercano di calciare una palla fatta di pelle di daino,senza farla cadere per terra, quindi basta semplicemente che la palla rimanga nell'aria più lungo possibile. Ecco perché non c'è vincita ne perdita, anzi devono giocare in collaborazione facendo un passaggio più facile agli altri. Vi sembra facile? Ma a me sembrava abbastanza difficile perché tutti giocavano con le calzature antiche e con l'abito tradizionale pure copricapo! Ovviamente oggi non avevamo né Totti né Del Piero, avevamo solo i giocatori vecchietti che potevano fare a malapena 10 calci consecutivi, ma era assai interessante.
Note; il calcio storico si tiene al santuario Shimogamo 4 gennaio, al santuario Kamigamo 11 febbraio, al santuario Shiramine 14 aprile e 7 luglio.