31 marzo 2012

la nuova compagnia!

la mia nuova macchina CANON Power Shot SX260 HS, yoroshiku!

la primavera, un periodo in cui ci viene la voglia di cominciare qualcosa nuova.

Mi sentivo di essere colpita da un raptus, ieri improvvisamente mi è venuta la voglia di comprare una nuova macchina fotografica, probabilmente perché la mattina mentre facevo il solito jogging dentro il parco imperiale avevo trovato i ciliegi piangenti poco poco fioriti (a 10 %). Non è che non mi piaceva la vecchia Canon IXY, anzi mi sentivo molto attaccata però non riusciva a mettere fuoco gli oggetti bianchi, quindi avevo difficoltà di fotografare i fiori di ciliegi. Per di più non era tanto abile a fotografare con poca luce. Così sono andata al  Yodobashi-Camera che è il più grande negozio in Kyoto degli apparecchi elettrici e fotografici. Per fortuna ho trovato un commesso espertissimo che mi ha fornito utili informazioni sulle macchine nuove e poi dopo mezz'ora sono già uscita contenta con la nuova Canon. Questo anno riuscirò a fare delle foto più belle dei ciliegi in fiore, forse anche degli alberi illuminati, non vedo ora di vedere la fioritura di Sakura!

In Giappone la primavera è la fine e l'inizio dell'anno scolastico e dell'annata finanziaria. Quindi ci sono tante persone che se ne vanno dalla loro vecchia scuola o dal loro ufficio e poi ci sono anche tante che ci arriveranno proprio lunedì prossimo. Perciò quando vediamo la fioritura dei ciliegi non siamo solamente felici, sentiamo anche un po' di tristezza della separazione che ogni uno deve affrontare in questo periodo. Oggi a Tokyo è stato annunciato lo sboccio di Sakura in ritardo di 5 giorni rispetto al solito, ma qui a Kyoto non è ancora, dicono che la fioritura massima arriverà dopo il 10 aprile.
la mia vecchia IXY, con cui ho scattato migliaia di foto per questo blog, arigatou-gozaimashita, otsukaresama!

25 marzo 2012

Viva il sake!


Fushimi, è un posto bellissimo tra le vecchie fabbriche di sakè e i fiumi. Questa è "Matsumoto Shuzou", famosa per la loro marca "Momo-no-shizuku"

"Saito Shuzou" dove ho visitato questo anno. Ho assaggiato il sakè novello buonissimo! C'era una lunga coda per visitare dentro fabbrica.

interno della fabbrica, la sala di fermentazione. Dietro il signore si vedono le grandi cisterne.


il sakè durante la fermentazione, messi insieme riso bollito, acqua, Aspergillus (muffa) e fermento.
abbiamo provato anche il test di degustazione, si deve memorizzare i sapori 5 sakè diversi.  Mi ha regalato una bottiglietta del sake dato che ho indominato tutti e 5 sapori!

"Kagami-Biraki", aprire la botte di sake con maglio per dare inizio alla festa.
Anche questo anno sono andata ad assistere all'apertura della fabbrica di sakè a Fushimi che è una città periferica molto conosciuta per la storia e per la produzione di sakè. Fushimi si trova circa 6 km a sud della stazione centrale di Kyoto ed una volta era considerata l'ingresso della capitale ed anche un posto strategico perché è il punto di confluenza dei tre fiumi importanti, cioè il fiume Kamo, il fiume Uji e il fiume Katsura. Nel passato chi veniva da Osaka con la barca, si sbarcava a Fushimi. Poi dopo la costruzione del castello di Fushimi  realizzata nel 1594 da Hideyoshi Toyotomi che allora era il capo dei samurai, la città prosperì in ricchezza accogliendo afflusso dei samurai, mercanti e artigiani. Però Hideyoshi morì in questo castello dopo pochi anni e il castello passò al Ieyasu Tokugawa che era un grande rivale di Hideyoshi e dopo sarebbe diventato il primo shogun di Edo. Ieyasu lo tenne per circa 20 anni e poi dopo che lui ebbe riuscito a sconfiggere la famiglia Toyotomi nel 1615 decise di demolirlo anche perché aveva già il castello Nijo in centro di Kyoto. Nonostante la demolizione del castello la città di Fushimi continuò a fiorire grazie alla posizione cruciale e alla produzione di sakè. Avendo buona acqua di sorgente abbondantemente, il numero dei produttori di sakè è cresciuto anche nel periodo Meiji. Oggi ci sono circa 30 produttori di sakè a Fushimi tra cui ci sono le marche famose in tutto il giappone come Kizakura, Kinshi-Masamune e Gekkeikan. La corporazione dei produttori di sakè di Fushimi organizza "l'apertura della fabbrica di sakè" un paio di volte all'anno e questo anno 7 produttori hanno aperto la fabbrica e il cortile per tenere la degustazione e il mercato. Ho scelto "Saito Shuzou (cantina)" dato che avevo assaggiato il loro sakè "Eikun" al ristorante per caso qualche giorni prima con i clienti e l'ho trovato buonissimo. Oltre alla degustazione di buonissimo sakè appena spremuto c'erano anche le bancarelle che facevano i spuntini adatti al sakè come yakitori, oden, crocchetta e spiedini di vari tipi. Nonostante il freddo e la pioggia c'era tanta gente in tutta la città.

19 marzo 2012

comprare il Kimono

Tanti clienti mi chiedono "Quando vi mettete il kimono?", infatti ormai tutti giapponesi lavorano e girano in vestito occidentale. Lo indossiamo solamente per le occasioni cerimoniali come matrimonio, funerale, cerimonia della laurea o festa per il compimento della maggior età ecc, quindi la maggior parte se lo indossa solo qualche volta nella vita. Secondo la statistica del 2006, circa il 30% dei giapponesi non ha mai indossato un kimono, però il 95 % delle signore e signorine di sopra i venti anni ha avuto l'occasione di provarlo. Poi il 70% possiede i kimono a casa ma solo il 24% riesce a indossarlo da solo (immaginavo però ancora meno). Pure io ho frequentato due volte la scuola di kimono per imparare come indossarlo ma non ci riesco ancora, ma non penso di essere una delle poche maldestre... Comunque Kyoto è una delle poche città giapponesi dove ancora ci sono tanti mestieri che ti impongono di indossare il kimono come maestra del tè, cameriera di ryokan o ristorante tipico e senz' altro Geiko e Maiko, ma dove compriamo un kimono e com'è?  In centro di Kyoto ci sono tanti negozi di kimono dettaglianti, anche dentro i grandi magazzini  ma loro hanno i prezzi talmente salati. Di solito noi kyotesi non compriamo da questi negozi dettaglianti perché essendo di una città-fabbricante di kimono quasi tutti hanno qualche relazione con grossisti o artigiani. Poi questi grossisti o fabbricanti che non hanno negozio, organizzano una volta all'anno una piccola fiera mandando una lettera d'invito ai loro amici e conoscenti per offrirgli una occasione per acquistare un kimono a buon prezzo. Quindi normalmente kyotesi aspettano un'occasione come questa.Qualche giorni fa l'ho avuta anch'io di vedere una fiera tenuta al Hasegawa Orimono, che è uno dei più famosi fabbricanti del tessuto di Kyoto, nel quartiere di Nishijin cioè la mecca del kimono. C'erano tanti tanti obi e kimono sia invernali che estivi, sia da giovane che da età matura, ho trovato perfino un paio di obi che sono stati presi dall'imperatrice Michiko. Purtroppo non ho comprato nulla questa volta anche se il prezzo era quasi un terzo di quello dei dettaglianti, anche perché il costo di kimono non basta quello del tessuto, si deve pagare anche per il sarto che è abbastanza costoso (perché il kimono va cucito a mano). Siccome il kimono rimarrà per sempre nella famiglia come i beni, compriamo un rotolo di stoffa e confezioniamo su misura. Ho ancora un po dei rimpianti di non aver preso, ma alla prossima volta!

la fiera si è tenuta dentro la bellissima villa della famiglia Hasegawa

l'obi con il disegno di crisantemi e l'altro con spighe di riso, sono stati presi dall'imperatrice.

questi non sono ancora confezionati, solo stati imbastiti.

tutto obi, obi, obi....

e poi  kimono, kimono, kimono....

una ragazza stava scegliendo un Frisode (a maniche larghe) per la festa per compimento della maggior età.    A kyoto i genitori comprano un Frisode per la loro figlia per questa occasione.

11 marzo 2012

è tornato il 11 marzo


Ancora o già un anno passato dal disastro, non so dire sinceramente se è stato veroce o è stato lungo questo anno. So solo che è stato duro per migliaia di sinistrati che ancora non possono avere speranza di tornare nella loro patria. Fino ad oggi sono stati riconosciuti 15,854 vittime e 3,155 dispersi. Circa il 90 % delle vittime è stato ingoiato dallo tsunami che era arrivato massimo fino al 40 metri di altezza. Nessuno sapeva prevedere un terremoto di vastissima scala come questo e solo adesso dicono che il terremoto del 11 marzo potrebbe accadere ogni 600 anni. Circa 340,000 sinistrati vivono in casa provvisoria ed un terzo di loro sono separati dalla famiglia. Il 40 % dei sinistrati ha perso il lavoro o non riesce ancora a trovare un lavoro, ed il 60 % dice che sono ridotte le entrate. Tra 22,520,000 tonnellate di macerie è sono stato sistemato solo il 5 % ed ancora il 95 % di macerie è lasciato accumulare lì. Poi circa 63,000 persone hanno lasciato Fukushima ed il 34 % non ha più intenzione di tornarci. D'altra parte ancora ogni giorno circa 3,000 operai lavorano dentro il centrale nucleare. Mi sembra che la situazione dei sinistrati non sia migliorata per nulla e dobbiamo ancora accelerare l'appoggio sia economico che morale. Oggi alla tv si parla esclusivamente del disastro dell'anno scorso così ravviviamo la memoria e la decisione perché in un anno abbiamo imparato solo che ci vorranno alcune decine di anni per risolvere tutto.